L’emergenza rifiuti, da Napoli, è arrivata anche da noi. La segreteria ha predisposto, in ogni stanza, tre piccoli secchi: carta, plastica, umido. I miei sono molto attenti a questo problema, merito di mamme, scuola, chiesa, che stanno facendo un’opera di informazione molto attiva. Quello più accorto è il mio novenne filosofo. Ogni volta che beve nel bicchiere di plastica, si prende anche un fazzoletto di carta e lo asciuga. Gli ho detto che non importa: se è bagnato d’acqua può essere riciclato. Lui non è convinto e mi ha pure spiegato il perchè.
"E’ umido."
ahahhaah fantastico..
Un GENIO. No, ma veramente: questa cosa dell'”umido” mi aveva sempre fatto ridere.
Bravi, l’unica salvezza è la raccolta differenziata. I bimbi lo sanno!
quel bimbo e’ un genio….Io ,(vissuta fino a 8 anni fa nella RIDENTE E SOLEGGIANTE Milano…) ho continuato a fare la differenziata anche qui a Tivoli…C ‘e’ da dire pero’,che il mio comune aiutava moltissimo i cittadini.Ogni giovedi passava il camioncino e raccoglieva la carta,e il giovedi successivo si occupava della plastica.Poi era strapieno di campane per il vetro.E ti assicuro che se sgarravi arrivavano multe a tutto il condominio.
non fa una grinza… sarà pure ora di tornare a dare alle parole il senso più vicino al significato 😉
ciao a tutti. Su questo fatto ho riso molto quando mi ha detto i motivi e lui, serissimo, mi ha ripreso e alleluja, m’ha fatto anche la lezione d’italiano su cosa significasse “umido”. Alla fine mi ha detto che, secondo lui, dovrei ritornare a scuola perchè quella vecchia che ho frequentato alcune cose non me le aveva insegnate. Marò! Pure questo mi dovevo sentì!