Sto benissimo nella nuova scuola, fa il mio paziente undicenne in odor di dimissioni. Ho un gruppo di amici e sfottiamo a uno che è proprio scemo. A me fa pena, continua umano, ma non posso permettermi di difenderlo. Perchè, chiedo. Devo rispettare le regole del gruppo, fa sicuro. Lo sai che è sbagliato, replico. Anche mamma me lo dice, fa lamentoso. Voi non capite, dice sicuro: se prendo le sue difese divento come lui e io sono stato già sfottuto abbastanza alle elementari. Adesso nessuno può dire una parola sbagliata su di me, nè sfottermi:
faccio parte di quelli potenti.
di lui ne parlo anche qui